Mi sono svegliato alle 21.30 di sera.Ho mangiato la pasta al pesto e un po di cavolfiori,non c'era un'altra cosa nel frigorifero.Qui c'è ancora tanto da sistemare,ma sinceramente non ho voglia,per quello mi trovo qui,davanti il computer,creando un blog,che sia come una piccola finestra,quasi un lucernario da dove osservare come vanno le cose a Huelva.
Quando finirò questo testo devo decidere cosa portarmi stasera a casa,sono così pigro che penso che non porterò nulla,il mio zaino con un paio di mutandi e due magliette,tutto qui.Poi domani,quando arriverò a Huelva,andrò a letto presto perché devo tornare a Milano in macchina,come se fosse un film in bianco e nero di una produzione del Terzo Mondo.
Stamattina mi sono sentito un po cretino,e sinceramente un po lo sono.La mia mamma che mi conosce bene,sempre mi ha detto che sono molto antipatico,lei mi conosce bene e sa come sono.
Ma non potevo dire addio,non potevo abbracciare nessuno,perchè io non so salutare,e non so dire addio.Soppratutto quando ho vissuto sei anni con voi.Sei anni è tanto per dire addio,io non sono così coraggioso a dirlo,non sono cosi espansivo per baciare ed abbracciare tutti.
Devo ringraziare tanto,senza fare diventare questa lettera aperta un overdose di zucchero,ma comunque è giusto ringraziare.
Da Clara Moreschi a Pinuccia,perchè mi hanno trattato come uno in più.Non mi sono mai sentito straniero.
Dal Dr Caldiroli all'ultimo arrivato ,Alberto,sono stato trattato come voi,italiani.Sembra che non sia significativo,ma lo è,e tanto,per uno che non è nato nel vostro paese.E non sempre è stato gentile,diciamola tutta,con questo carattere di merda ,a volte.
Dalla Costanza ad Ilaria. Grazia e Gianna.Giusi.(salutatemi Rosangela e Massimiliano!)
Per tutto questo io devo ringraziarvi adesso che è arrivata l'ultima puntata di questa stagione.Grazie.
Ci siamo in contatto...