Finalmente sono a Huelva di riposo.Siviglia non ha limiti col caldo.'E un inferno terribile.Di solito si lavora due giorni e poi 4 giorni di riposo,siccome io sustituisco a non so quanti infermieri,ho lavorato due giorni (24 ore) e poi due giorni di riposo,allora non sono tornato a Huelva,sono rimasto al caldo.Ho cominciato a perdere peso,quei kli che non sono riuscito a perdere sul tapis-roulant...
Una giornata di lavoro di dodici ore,sono stato con una signora con emorragia massiva,candidata a trapianto.Controllare le flebo e la dopamina,evitando che scendesse da 130 mmHg di sistolica.Poi ho fatto tutte le prove prima di mandarla in sala operatoria.Alle 20,quando ho finito il mio lavoro ancora non era scesa.Lei è stata chiamata a mezzanotte.
Lavorare in questa terapia intensiva con pronto soccorso non ti fa fermare neppure di notte,anche se devo dire che qui prendono le poltrone verso le tre,se tutto è tranquillo.L'altra notte è stato ricoverato uno dal carcere,con intossicazione per benzodiazepine,non si svegliava neppure con l'antagonista e poi pian piano si è svegliato,gli ha confermato all'infermiera che voleva morire e per quello l'ha fatto,ma le chiedeva gentilmente di non dirlo a nessuno .Solo c'è una particolarità,il paziente è tetrapeglico.
Devo tornare questo sabato e domenica.Mi fa paura sentire quel caldo.
Sulle foto il percorso da casa alla stazione,poi treno fino a stazione centrale.
Ho visto un meravigloso documentario sui bambini indiani,si intitola Born into Brothel,se avete opportunità,guardarlo.A Chiara Orsini piacerà molto.Una fotografo britanica da una camera fotografica a un grupetto di bambini nati nel quartiere della prostituzione,e spiegano la loro realtà a traverso quelle foto.Emozionante.
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